Il Gallo di Trani
Testo di Claudio Auriemma
Il porto di Trani, nel punto mediano della banchina. A sinistra spicca il campanile della sontuosa cattedrale. Il mare è a qualche metro e le barche dei pescatori caratterizzano il paesaggio, contrapponendosi agli scafi hi-tec del porto turistico.
Alle 9,30 del mattino turisti e cittadini fanno colazione nei bar del porto, mentre dalle barche vengono scaricate cassette di pesce appena pescato e venduto direttamente sulla banchina. Il pesce a metri zero e al ritmo della pizzica. Non è animazione per turisti, è una consueta giornata di questo borgo marinaro.
Francesco, uno dei pescatori locali, vende il pescato mentre dalla sua macchina risuonano i ritmi salentini in un mix omogeneo di voce, autoradio e tamburi a cornice, la musica di cui è appassionato e che dà il ritmo a questa limpida mattina dicembrina.
Alessandro Gallo, il cui cognome intitola il ristorante, apre le porte e accoglie il Rotarian Gourmet nel suo locale. Vogliamo farci raccontare come si diventa uno dei più famosi ristoratori di Trani.
Suona impegnativo essere definiti tali, ma Alessandro, per diventarlo, ha fatto solo bene il suo lavoro. E la sua clientela ha iniziato a definirlo così
dal 2008, anno in cui rilevò il locale dandogli nuova luce e trasformandolo nell’ambito ristorante di pesce che è oggi.
Trent’anni vissuti in cucina, tra fornelli e rubinetti. Prima dipendente nel campo della ristorazione, una lunga carriera iniziata dalle mansioni più umili, poi la scelta di giocarsi tutto e fare un salto di qualità. Alessandro nel 2008 sceglie Mario Musci, suo attuale Chef, come compagno di avventure e decide di aprire il Gallo restaurant. Una vecchia pizzeria sul lungomare cambia colore, si tinge dei toni caldi del sole pugliese e punta in alto, per fare qualità a chilometro zero.
Si punta tutto sul pescato locale e sull’armonia che va creata tra sala e cucina. Nulla è affidato al caso. La scelta dei vini, le portate, il modo di impiattare i cibi sempre nuovo ed elegante, la cura e l’attenzione verso la clientela.
Raramente entra un cliente che non conosca già il proprietario. Gallo ha saputo, nel corso degli anni, fidelizzare la sua clientela tanto da costringerlo a lunghi saluti consumati sulla porta del locale. Chi ha mangiato al Gallo restaurant, continua a farlo, sempre con la stessa soddisfazione della prima volta. I clienti lo conoscono, frequentano anche altri locali, ma poi ritornano, alla ricerca di quello che non sempre è facile trovare: la solida armonia di un locale che trasmette un lusso comodo, rilassato. Un lusso che potremmo definire familiare. Lusso familiare, forse è questa la giusta definizione dell’atmosfera che si respira in quelle sale.
Il personale di cucina, come quello di sala sono molto affiatati tra di loro, grazie anche alla particolare capacità di Alessandro di saper essere, al bisogno, un importante ammortizzatore per le inevitabili tensioni dal quale nessun luogo di lavoro è completamente immune.
Alla domanda di fare un bilancio di questi 10 anni di Gallo restaurant, Alessandrorisponde prontamente. “Ho la certezza di non essere ancora arrivato e voglio continuare ad investire in importanti progetti per il futuro“.
Oggi il Gallo Restaurant guarda avanti. Grazie ad un recente accordo con il Comune di Trani, che ha permesso ai locali sul porto di ampliare il loro spazio esterno seguendo un attento disciplinare imposto dai beni architettonici, sarà presto possibile non solo aumentare la metratura del locale destinata ai tavoli ma anche renderlo più confortevole sia nella stagione estiva che in quella invernale. Con un progetto sostenibile dal punto di vista ambientale e architettonico, il locale potrà dotarsi di ulteriori 40 posti a sedere nella parte esterna. Si riempiranno tutti.
Questo garantirà ai Tranesi di non perdere la loro buona abitudine, quella di mangiare ottimo pesce a metri zero durante tutto il corso dell’anno.
È ora di comprare un po di pesce fresco, attraversiamo la strada.